Mutui passivi: ecco come rilevarli contabilmente
Quando si redige il bilancio di esercizio di una azienda, bisogna anche procedere alla rilevazione contabile dei mutui passivi. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo assieme come si svolge questa operazione.
Accensione mutuo
Innanzitutto è bene ricordare che la rilevazioni dei mutui passivi deve essere effettuata sia nello stato patrimoniale, per quanto concerne la componente finanziaria del debito, sia nel conto economico, per quanto riguarda gli interessi passivi e le spese di istruttoria/commissioni.
In particolare, partendo dall’accensione del mutuo, bisogna innanzitutto registrare l’entrata della somma richiesta in banca e il costo per le spese di istruttoria e accensione del debito. In partita doppia, quindi, bisogna rilevare le seguenti voci:
- mutui passivi in avere, variazione finanziaria passiva, voce da iscrivere nello Stato Patrimoniale alla voce D4 del passivo;
- oneri pluriennali su mutui in dare, rilevazione di un costo patrimonializzato, voce da iscrivere nello Stato Patrimoniale alla voce B.7 dell’attivo;
- banca c/c in dare, variazione finanziaria attiva, da iscrivere nello Stato Patrimoniale al C.IV.1 dell’attivo.
Rilevazione interessi passivi
Una volta visto come rilevare l’accensione del mutuo, vediamo come registrare in partita doppia gli interessi passivi. Quest’ultimi vengono indicati nel conto economico alla voce C17. Per quanto riguarda la contropartita, invece, bisogna indicare l’uscita finanziaria tramite la voce banca.
La rilevazione in partita doppia delle rate periodiche dei mutui passivi, quindi, è la seguente:
- mutui passivi, in dare per variazione finanziaria attiva, a decremento della voce D4 passivo dello schema obbligatorio di Stato Patrimoniale;
- interessi passivi, rilevazione in dare, da iscrivere nella voce C17 del conto economico;
- banca c/c, in avere, da iscrivere alla voce C.IV.1 dell’attivo dello Stato Patrimoniale.
Per finire, nel caso in cui ci si trovi a cavallo tra due anni, inoltre, bisogna stare attenti a rilevare correttamente gli interessi, indicando ratei e risconti. In particolare, in caso di pagamento posticipato della rata e quindi degli interessi, bisogna indicare ratei passivi per la quota che verrà pagata nell’esercizio successivo. In presenza di un pagamento anticipato della rata e quindi degli interessi, invece, si indica il risconto attivo per la quota pagata in anticipo.